Lunedi' 6 ottobre 2003-“Catellazzo Post” Pag.3 |
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IL PAGELLONE | |||
DATA: 02/10/2003,Centro
Comunale Sportivo Aresino, Arese. |
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CLERICI, voto 6½ Sin da subito si capisce che per il portiere della Thermos la serata non sarà delle più tranquille; le continue incursione di Tagliavini, a cui fanno eco quelle di tutta la Mozart, lo impegnano non poco, e il Vier deve fare ricorso a tutta la propria abilità per non capitolare. E tutto sommato le quattro reti subite (l’ultima davvero evitabile) costituiscono un buon bottino, se consideriamo gli interventi ai quali è stato sottoposto. Pronto sulle conclusioni da lontano, si batte su quelle ravvicinate, uscendone nella maggior parte dei casi, come vincitore. Purtroppo per lui e per la Thermos non riesce ad evitare la conclusione di D’Alessio sul finire del match, che costa partita e probabilmente un voto più alto nel Pagellone. Ad ogni modo credo si possa dare a lui la palma di migliore in campo. FESTIVAL DI CANNES |
GALIMBERTI, voto 6+ Indisponente, fragile, discontinuo, si fa stranamente coinvolgere nel marasma generale, senza che la sua esperienza possa in qualche maniera arginare il fiume in piena della Mozart. Non detta i tempi, non imposta l’ azione, ma sebbene questa non sia una novità, con l’assenza di Allievi e con Pavanello semplicemente disastroso, Paolo deve prendere le redini della squadra e cambiare rotta. O perlomeno è quello che ci si aspetta da un capitano (?). Intendiamoci il suo compitino è sempre in grado di svolgerlo, dietro rimane comunque una sicurezza, ma nell’ economia di una partita come quella di mercoledì è troppo poco, e non può di certo bastare. Sul campo a tratti quasi non si avverte la sua presenza, e questo è un segnale pericoloso per se stesso ma anche per la Thermos. OBIETTORE DI COSCIENZA |
PASQUALINI, voto 6½ Cuore e anima sul campo, l’ impegno è una sua prerogativa, senza il quale probabilmente sarebbe uno dei tanti. Mattia ci prova, corre, fa quello che gli si chiede ed i risultati da lui forniti dimostrano come la perseveranza paghi e a volte sia addirittura debitrice. Ovvio che non debba essere lui il fulcro della squadra, ma sa spesso riciclarsi come valore aggiunto, e quando le cose sembrano perdute, una valvola di sicurezza fa sempre comodo averla. Dopo la doppietta di settimana scorsa, mercoledì un’ altra rete (ora è il quarto marcatore stagionale della squadra) , a testimonianza del fatto che anche a Mattia sono state date le coordinate della porta avversaria. Se Pasqualini riuscirà a mantenere questo rendimento non è da escludere che possa chiudere l’anno come MVP. CATCH ME IF YOU CAN |
SCOTTI, voto 6+ Più sveglio e reattivo rispetto a sette giorni fa, è visibile anche ad occhio nudo un notevole miglioramento non solo di rendimento ma bensì di approccio alla gara (che abbia abbandonato il Pisolo pre-partita?). Sebbene non sia più in grado di ritagliarsi quegli spazi da vero e proprio Jolly, essendo la zona avanzata off-limits per il suo standard attuale, viene schierato sia al centro della difesa,che come esterno della stessa, ed interpreta la parte come Al Pacino in Carlito’s Way (il suo film preferito): alla grande. Avendoci però Giorgio abituato all’ incostanza non vorremmo ora decantarne troppo le lodi, per poi tra una settimana essere pronti a muovergli critica non appena ce ne dia modo di farlo. Perché tra i suoi “pregi” persiste questa mania di alternare la faccia buona a quella cattiva. PIU’ JOKER CHE JOLLY |
MARANGONI, voto 6 E che dire di Massimo? Caparbio e coraggioso come un leone della foresta africana, cerca di compensare le carenze tecniche con la grinta e l’orgoglio, gettando spesso il cuore ( e la stampella mi verrebbe da dire) oltre l’ostacolo. Ma questo atteggiamento altruistico e di grande valore morale, spesso può essere autolesionista, sforzandosi a tutti i costi di giocare seppur in non perfette condizioni fisiche, difatti rischi infortuni ancora più gravi di quelli che ha già patito. Mercoledì nuovi fastidi muscolari alla gamba sinistra (mi pare) e anche alla schiena. Massimo ha lasciato la sede delle società, a partita conclusa, essendo visibilmente acciaccato e confessando che necessitava assolutamente di sdraiarsi. In settimana ne sapremo di più. POLIAMBULATORIO A.S.L. |
PAVANELLO,
voto 5/6
Era il più atteso, quello dal quale, vista l’assenza di Allievi ci si aspettava di più, date anche le possibilità e le capacità. Ed invece è successo che Diego ha fallito la prova, disputando una gara incolore, sbagliando tutto ciò che era possibile sbagliare, e non riuscendo mai a concretizzare quel cambio di marcia necessario per superare una squadra non impossibile, ma di sicuro ben messa in campo. Non lasciatevi abbagliare dai due gol siglati, sono solo due stelle che si sono perse nelle notte dei tempi, e che di fatto, e a mio parere non incidono di una virgola sulla prestazione di Pavanello. Inconcludente, mai addentro alla manovra e confusionario assai, ha semplicemente comparsato come la Consoli ne “L’Ultimo Bacio”. Per chi punta all’ Oscar…. SE MI LASCI NON VALE |
DI BELLA,
voto 5/6
Per chi non lo conosce bene (e in questa categoria mi ci infilo io pure) è difficile credere che il giocatore che settimana scorsa ci ha impressionato tutti per la sua visione di gioco, per come sa comportarsi bene anche in avanti, e per come all’ occorrenza sappia anche sacrificarsi, sia anche quello che mercoledì sera si sia reso protagonista di una prestazione che volendo eufemizzare mi limiterò a definire ombrosa. Troppe volte si ritrovato fuori posizione, rincorrendo la palla e di fatto non seguendo le consegne e il diretto avversario. La volontà è di ferro ma deve essere surrogata da un’idea di gioco di base., altrimenti si rischia, è questo il suo caso, di sprecare energie preziose per niente. Come alibi può presentare l’ aria di derby ma sarà così? ANONIMO (E) VENEZIANO |
LA SQUADRA, voto 5½ Parlare di squadra in una partita dove di squadra si è visto ben poco, è già abbastanza difficile. Dovere inoltre spiegare il perché di una serata nata male e conclusasi peggio lo è ancora di più. Rispetto alla Thermos brillante e convincente dell’ ultimo periodo mancava Allievi, ma questo fatto da solo non semplifica l’analisi. Semmai se aggiunto ad un Pavanello evanescente, che ha fatto la differenza come un fiocco di neve nel deserto, e sommato ad un Di Bella quanto mai regredito, beh, allora forse qualcosa s’incomincia ad intravedere. Il continuo fallire occasioni da gol, per demeriti nostri, intendiamoci, ci è stato poi fatale, come questo diabolico gioco, insegna. E la sola difesa di certo le partita non le vince. Attendiamo tempi migliori.
ASETTICA E STITICA |
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