Anno II - N° 3 |
Îuro 0,60 Giovedi' 25 Marzo 2004 |
CASTELLAZZO
POST
La
rivista ufficiale della S.S.Thermos |
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CLERICI
: 7 Prova poca
appariscente quella del Vier, ma di assoluta sostanza. In troppi casi è
stato abbandonato al proprio destino, dovendo per forza di cose
ricorrere a tutto il mestiere che conosce per evitare di sopperire sulle
conclusioni degli avversari. Nega in ben tre occasioni la via della rete
all’ottimo Pavanello, che comunque successivamente riuscirà a
rifarsi. Graziato in non meno di quattro circostanze da Biraghi, non può
invece fare assolutamente nulla sui dieci gol subiti, vuoi per la
bravura altrui vuoi per la scarsa difesa. Ennesimo segnale di ripresa
dopo un periodo trascorso in luce ed ombra , privo di continuità e
tranquillità. IL RITORNO DEL VIER |
MARTINELLI:
6/7 In forte ripresa dopo
i misfatti della settimana scorsa in quel di Arese, rimane tuttavia
vittima di alcuni macroscopici malintesi con Pavanello in avvio
d’incontro. Trova comunque la maniera per rifarsi alla grande,
respingendo pericolose conclusioni dapprima su Marangoni sia su
Primavera. Incita la squadra, chiama le posizioni, insomma fa tutto
quanto in suo potere per disputare una buona prestazione. E ci riesce.
E’ indiscutibilmente un front-runner il Mandran, ma a differenza di
altre volte, non si distrae quando le cose si mettono maluccio (2-6)
dimostrando di aver compiuto quei passi in avanti richiesti per poter
recar disturbo a Clerici. BREAKING NEWS |
PASQUALINI: 7 Dopo il duello della settimana scorsa con Pavanello, per Mattia se ne
è prospettato un altro, questa volta in famiglia, con il cugino Biraghi.
L’ esperienza, la malizia, ed il mestiere hanno fatto si che l’ago
della bilancia propendesse per l’arcigno difensore, che essendo in un
ottimo periodo di forma, non ha lesinato di mostrare tutto il proprio
ardire. Un piccolo infortunio alla gamba ne ha leggermente condizionato il
rendimento, ad ogni modo sempre di altissimo livello e da elogiare.
L’impegno e la dedizione alla squadra non sono in discussione, ma un
minimo d’attenzione in più sul luogo e l’ora del ritrovo non
dovrebbero essere così disdicevoli… IL BINKIA |
GALIMBERTI:
6/7 Forse meno vivace del
solito, commette il grave errore di non dichiarare le sue reali
condizioni: dolori alla caviglia destra. Preoccupato probabilmente di
questo la partenza non è ferrarina, e alcune sue indecisioni su palloni
francamente innocui costano la capitolazione. Trova modo di rifarsi solo
con il proseguo dell’incontro, mostrando una volta di più tutta la
sua propria abilità null’uno contro uno. Da cineteca alcuni suoi
interventi su Primavera, impensabili alcuni suoi anticipi in recupero su
Marangoni, dal quale comunque viene mandato spesso al bar. Volente o
nolente rimane il pilastro di una qualsiasi difesa. APERITIVO |
DI
BELLA: 6,5 Si mantiene su
buonissimi livelli il Vryzas, anche se a mio dire cade troppo spesso
vittima dei propri autoinganni, come a suo tempo Zeno Cosini. Si da da
fare sia in attacco che in difesa, ma a lungo andare questo
atteggiamento lo sfianca, risultando sul finire dell’incontro poco
decisivo e quasi mani nelle zone calde del gioco. Gli risulta difficile
amministrarsi, forse, tanto è vero che parte sempre a razzo e conclude
spesso in cariola. Si batte con coraggio e grinta contro i diretti
avversari, a dimostrazione di una ritrovata serenità, se non proprio
oculatezza.. In forte ascesa nella scalata ad ambire un posto da
titolare. PASSI DA GIGANTE |
PAVANELLO:
6/7 A mio avviso sia il voto che il tabellino non dicono il vero della prestazione del Nello. Non dicono ad esempio quanto abbia corso e quanto abbia creato, non spiegano quanti gol abbia fatto fare dettando passaggi poetici e soprattutto non dicono con quale abilità abbia salvato il match point alla Thermos Gialla, respingendo con la coscia protesa una conclusione a botta sicura con Martinelli oramai fuori gioco. Come Primavera non raccoglie quanto semina, ma questo anche per alcuni pregevoli interventi di Clerici. In sostanza sul mio personalissimo cartellino l’uomo che ha fatto la differenza. Se magari correggesse il suo vocabolario…
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PRIMAVERA:
7 Sa che sulle sue spalle
vi è l’onere della costruzione di gioco, ma questa seria
responsabilità sembra galvanizzarlo a fare sempre meglio cosa che
puntualmente accade ogni settimana. Non so dirvi se sia un leader
Daniele, di certo possiede una forte personalità, da tutti riconosciuta
all’interno dello spogliatoio. E’ anzi fin troppo altruista, se è
vero come lo è ,che non raccoglie tutto ciò che semina. Una sola
rete per un giocatore del suo valore, e vedendo i disagi che ha
provocato agli avversari non può che essere un insulto alla sua capacità
realizzativa. Resta il cannoniere della squadra ma bisogna che difenda
meglio il titolo sul terreno di gioco. SI PUO’ FARE DI PIU’ |
BIRAGHI:
6,5 Era al debutto con la
prima squadra Alberto, ma alzi la mano chi se ne è accorto. Vivace,
creativo, per nulla intimorito, lotta e rincorre ogni pallone, anche il
più insignificante. Una tripletta è forse la giusta ricompensa per il
lavoro svolto, anche se moltissime altre sono state le occasioni che
sono capitate su i suoi piedi e che puntualmente ha fallito. Tiene forse
troppo la palla, a voler cercare il pelo nell’uovo, e questo rende
assai più prevedibile la manovra dei suoi. Un buon prospetto comunque
per il futuro, perché di futuro si tratta in ottica Thermos, anche se
il presente è già molto, molto brillante. DOLCE FATTO IN CASA |
MARANGONI:
7+ Credo che tra breve dovrò fornirmi di un nuovo dizionario di sinonimi
perché sta iniziando a fare fatica a trovare nuovi termini d’affiancare
al Merlo del Friuli. Tenace, caparbio ed ora regolare quanto un orologio
svizzero nell’andare in rete, non credo che possa scrivere qualcosa che
non sia già stato detto. E’ un leader a suo modo Massimo, nel senso che
conosce a sufficienza il gioco per capire quand’è il momento di
accelerare e di portare con se i compagni. Sei gol(!) dicono molto ma non
tutto. Come ad esempio i recuperi difensivi, il pressing nella metà campo
avversaria e le miriade di energie perse nell’inseguire palloni
all’apparenza improbi. Una partita giocata a 360° e non solo con
l’aiuto delle gambe. IN TRANCE AGONISTICA |
ALLIEVI:
6/7 Cambia registro il
Sandro ed i risultati sono lì da vedere. Offre una buona copia di se
questa volta e l’Atl. Castellazzo può tranquillamente montare lo
spinnaker e andare via di bolina. Una cinquina è già di per se un
ottimo biglietto da visita, ma che non è stata lasciata fine a se
stessa. Tante buone giocate in contumacia Pavanello e molta voglia di
fare, soprattutto nel suggerire l’ultimo passaggio all’esordiente
Biraghi. Ma anche una buona propensione alla fase difensiva, dove
all’occorrenza ripiega le vele e, testa bassa, insegue l’avversario.
Sarà forse stata questa sua buona prestazione, a convincere il
Presidentissimo a regalargli una automobile? (Un’ Audi A3, n.d.r.). Lo
scopriremo solo vivendo. TORBEN GRAEL |