Giovedì 03 aprile 2003-“Catellazzo Post” Pag.5 |
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Thermos STORY-3 | ||
QUANDO IL DILUVIO UNIVERSALE S’ABBATTE’ SU CASTELLAZZOEra una giornata di giugno atipica, un acquazzone trasformò il terreno di gioco in sabbie mobili. |
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Ci si apprestava a disputare la seconda partita del nostro girone, quella contro i Muratori sulla carta l’avversario più abbordabile che ci potesse capitare. Già, sulla carta, però. Difatti le condizioni che trovammo il giorno dell’incontro assomigliavano molto a quelle bibliche dell’Arca di Noè,tanto per capirci. La pioggia, il diluvio, che si prolungò per l’intera giornata rese il campo dell’oratorio pesante oltre ogni limite e probabilmente del tutto impraticabile. Si tenne un conciliabolo prima del match fra le due squadre per trovare un accordo sul da farsi, con noi padroni di casa che spingevamo per giocare, in quanto un rinvio avrebbe potuto creare problemi di calendario ed i Muratori che tutto sommato, da uomini veri quali che sono, erano disposti anche a scendere sul terreno di gioco. Trovato l’accordo non rimaneva altro da fare che dare inizio alle ostilità. E quale ostilità!!!! Perché se a priori su un piano prettamente tecnico l’abisso che divideva le due formazioni era di una profondità tutt’ora sconosciuta è oltresi vero e onesto ammettere che sul tipo di fondo tali differenze furono appiattite.Completamente. Anzi, a nostro ulteriore svantaggio vi era anche il fatto che la loro maggior fisicità permetteva ai Muratori un equilibrio assai meno precario del nostro, dove continui scivoloni |
e ripetute cadute impedivano noi di entrare o tenere il possesso della sfera. Quindi ciò che ci sembrava terribilmente facile, in realtà era di una difficoltà imbarazzante, che non faceva altro che accrescere in noi la rabbia, per come stavamo giocando e l’ansia di non riuscire a mettere dalla nostra parte il risultato. Ma come avviene in questi casi non è sufficiente il danno, e quindi ecco subentrare la beffa, quell’imprevisto che ti paralizza le gambe ed inizia a farti pensare. I Muratori molto più che inaspettatamente passarono in vantaggio, e come disse un famoso giornalista,lo ripeterono alcuni volenterosi presenti, rimasti nonostante infuriasse la tempesta: ” Clamoroso al Cibali!” Tutto ci era avverso, il clima che man mano che passavano i minuti raggiungeva sempre più toni shakespeariani , il punteggio che davvero non riuscivamo a raddrizzare ed infine il morale che stava sprofondando sotto il fango in cui si trovavano i nostri piedi.Ma proprio come l’Araba Fenicia risorge dalla sue stesse ceneri, la Thermos si nutre delle difficoltà che si vengono a trova- re sul suo cammino e riesce a trovare la forza necessaria per recuperare punteggio e partita. Infatti in men che non si dica due reti a testa |
per Pavanello, Scotti e Galimberti producono un parziale di 6 a 3 che permetterà alla Thermos di vincere l’incontro per 6 a 4 e qualificarsi per le semifinali dove ad attenderla ci sarà l’altra squadra di Castellazzo, la Real Villette. Alla fine della partita con i Muratori gli indumenti che sono stati direttamente buttati in pattumiera non si contavano più, vi era fango su ogni dove, viso ,capelli, collo, davvero qualcosa di surreale. Emblematica fu anche la scena di alcuni dei protagonisti in campo che nonostante continuasse a piovere si lavavano via la “poltiglia” con l’acqua del rubinetto. Quando oramai la tensione per la partita fu passata e s’iniziava a ripensare a come, ma soprattutto, su dove si era giocato spuntavano dei colpevoli sorrisini sui volti dei giocatori. Già perché lo stato del terreno di gioco era ora davvero pessimo, come mai non fu visto. E questo fatto rappresentava un problema per la gare ancora da disputare. Ad ogni modo ciò che ognuno serberà per sempre nei propri pensieri è quell’epica partita, che ha contribuito ad elargire la storia della Thermos e a renderla un cult come racconto. E cosa di non secondaria importanza ci ha dato il via libera per la semifinale!!! Clerici Gualtiero |
ESITO DEL SONDAGGIO DEL 26 marzo: Vota il Migliore |
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VOTANTI:
7 Voti Suddivisi: CLERICI n°4 ALIEVI n°1 GALIMBERTI MERONI |
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