Venerdi' 12 Marzo 2004 - “Catellazzo Post” Pag.3 |
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IL PAGELLONEDATA: 9 Marzo 2004, SENAGO RISULTATO: S.S.THERMOS vs VERDE2 14 - 13 |
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CLERICI, voto 5+ La sua partenza, come del
resto quella di tutta la squadra, è ferrarina: pronta, decisa e
scattante. Ma con il trascorrere dei minuti il suo grado di attenzione
sciama a livelli d’audience del festival di Sanremo. Sulla coscienza ha
indubbiamente non meno di quattro gol e questo non è ammissibile: da
gallerie degli orrori quello subito da metacampo su un tiro scoccato da
Pinna. Evita poi si la capitolazione in almeno altrettante occasioni, (una
delle quali rifacendosi proprio nei confronti di Pinna) ma è
proprio questo suo rendimento altalenante a fare ancora maggiormente
rabbia. Contro avversari di certo non trascendentali subire tredici reti
è davvero un segnale poco incoraggiante per il Vier. TOLDONIANO DORMIENTE |
PRIMAVERA, voto 7 Secondo
il mio personalissimo cartellino, l’uomo in maglia Thermos che ha svolto
meglio il suo compito. Fonte inesauribile di carica agonistica, tratta la
palla come un artista, ispirando i compagni e spronandoli a fare di più .
Anima e core, ma anche molta sostanza. Sei reti, una diversa dall’altra
sono la conferma dell’ecletticità del giocatore, il vero valore
aggiunto della serata. Con il suo carisma spinge anche Allievi a fare di
più, e la Thermos di questo non può che giovarne. Tra i due sta nascendo
un grande feeling e quando vogliono metterlo in mostra mettetevi comodi
che c’è di che spellarsi la mani. L’unico problema di Daniele è
trovare una maniera opportuna per far si che non perda la scarpa… EL MATADOR DE LA CORRIDA |
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GALIMBERTI, voto 7 “Agile
con una farfalla e pungente con un’ape.” Furono queste la parole di Alì
prima della leggendaria sfida con Foreman a Kinshasa. E direi che
potrebbero calzare a pennello anche per il capitano della Thermos, per una
sera avversario. Da sicurezza ad una squadra che non ha un’identità, e
contribuisce in primis alla sua vittoria parziale. Sempre nel vivo
dell’azione, si divide tra difensore invalicabile, a terminale offensivo
di un reparto sino a quel momento evanescente. La tripletta siglata è la
giusta incoronazione per una prova regale, autoreti a parte. Il suo volto,
impietosamente ripreso dall’ottimo Viganò, è l’emblema della fatica.
Senza dubbio il vero martire della Thermos. JIHAD CALCISTICA |
ALLIEVI, voto 6,5 Il
motto di Viali era:”Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a
giocare.” Si può sintetizzare così la prova di Ale dell’altra sera.
Lezioso, indeciso e poco concentrato all’’avvio, quando ha visto che
la partita stava scivolando via dalle nostre mani ha cambiato registro
divenendo, pratico, cinico e spietato come Al Pacino in Scarface. Un volta
faccia che troppe volte condiziona le prestazioni del nostro talento, che
proprio non riesce ad esprimersi con continuità sui livelli che gli
competono. Fortuna sua,e nostra, la vicinanza di Primavera, sembra
stimolarlo, come se avvertisse una qual certa concorrenza. Per concludere,
di certo non il migliore Allievi ma buona volontà e coraggio non sono
mancati. Mai. SERATA DI BENEFICENZA |
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PASQUALINI, voto 6,5 Ma quanto corre questo? Che
le sue doti aerobiche fossero il suo punto di forza è oggetto risaputo, ma
che riuscisse a farlo in condizioni ambientale difficili come quelle
dell’altre sera è perlomeno sorprendente. Ingaggia un duello con
l’amico/nemico Galimberti, degno sicuramente di un sequel. Si propone,
dialoga con Allievi e Primavera, spinge sulla sinistra, contrasta le discese
dell’avversario di turno, vuoi che sia lo stesso Galimberti, Pinna o
Santi. Una chiave tattica per ogni soluzione è Mattia, un piccolo pas par
tout, in grado di aprire brecce inaspettate. Qualche difficoltà con il
trovare la porta, ma questo anche perché da quelle parti la sua lucidità
viene per forza di cose a mancare. FONDISTA |
MARANGONI, voto 6,5 Che il Merlo sia carico lo
si capisce sin da subito, quando sostituendo Pinna, si fa pericoloso in un
amen. Poi tornato ad indossare la maglia della Thermos ha la giusta umiltà
per lasciar spazio la davanti ad Allievi e Primavera che in quattro
quattr’otto confezionano un carnevale a Rio. Tornando a Massimo, non
mancano comunque le indicazioni positive. Tanto per iniziare sembra essere
entrato in possesso di una buona visione di gioco ed anche i suoi
spostamenti senza palla provocano finalmente gli effetti sperati. Che poi la
condizione fisica ormai non sia più un problema è meglio non riconoscerlo,
perché come si dice la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo.
Bello in duello con Santi. REALITY SHOW |
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DI BELLA, voto 6 + Pecca di narcisismo il
Vryzas, cercando a tutti i costi il tocco felpato, la bella giocata, il
walzer con il pallone. Ma quello che a mio dire dovrebbe fare maggiormente
è mordere le caviglie, soprattutto quelle di avversari fisicamente
inferiori. È vero, spesso non è stato coadiuvato dai compagni e si è
trovato in mezzo, ma l’impressione che lascia è quella di un incompiuto.
Almeno per ora. I tempi dettati dai suoi passaggi sono tropo lenti e questo
rende la Thermos prevedibile e scontata. Insufficiente la sua prova al di là
della metà campo, tanto è vero che è l’unico a non andare a referto
direttamente. Più che badare a fare il Nesta, dovrebbe cercare di vestire i
panni di un Costacurta. IL TROPPO STROPPA |
LA
SQUADRA, voto
2+10=12/2=6 Non è un’equazione
matematica, ma semplicemente il frutto fra le media dei primi 40 minuti e
quella dell’ ultimo quarto d’ora.La soporifera Thermos dell’inizio ha
concesso tutto e di più, rischiando di perdere una partita che, visti i
valori in campo, avrebbe avuto l’effetto di un upset clamoroso. Poi il
lento risveglio e infine l’apoteosi, con i nostri che schiacciavano gli
avversari già nella loro metà campo, impedendogli di fatto di ragionare.
Una furia cieca che ci ha condotto al successo, ma che lascia seri dubbi
sulla prova. TIMOR EST
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