Anno II - N° 1

             Îuro 0,60                                                        Venerdi' 12 Marzo 2004

CASTELLAZZO POST

La rivista ufficiale della S.S.Thermos

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LA PARTITA: AL DEBUTTO NEL 2004, I GIALLO-NERI NON CONVINCONO MA VINCONO 14-13

THERMOS, LA STRADA E’ ANCORA LUNGA

Il punto di vista

La squadra è a tratti irritante e puerile

Clerici vittima di errori imbarazzanti

Da Primavera le note della riscossa

di Clerici Gualtiero

LA FORTUNA DELVIDEOTAPE

Vedere dal vivo la prestazione della propria squadra ti permette di vivere quell’emozione sino in fondo, fa si che tu possa cogliere sfumature che dal video non traspaiono e ti consentono di dire le famose paroline che tante volte gettano l’ombra dell’invidia sull’amico:” Io c’ero.” Tutto questo è inopinabile e tremendamente vero, tuttavia anche nello stare comodamente seduti sul divano ci si accorge di piccoli particolari che possono andare in controtendenza con l’analisi avuta in presa diretta. La televisione serve anche a questo, a generare dibattiti, confrontare punti di vista e mettere un po’ di pepe in tutte le questioni. Questo lungo preambolo solo per introdurre l’argomento di oggi: la prova tv. Per chi come me è molto influenzato dagli sport americani non può che essere il passo successivo che il nostro calcio deve compiere, per non perdere quel poco di credibilità che gli è rimasta dopo i recenti scandali (passaporti, fideiussioni ed ora falso in bilancio.) Assistere a partite il cui esito finale  cambierebbe come dal giorno alla notte se fosse possibile rivedere le immagini è francamente imbarazzante, e tutto sommato poteva essere compreso e sopportato

anni fa, quando la dietrologia e la teoria del sospetto erano più che pratiche comuni. Ma ad oggi, se davvero si vuole creare un campionato competitivo e di notevole interesse per il pubblico, anche il minimo errore evitabile non va commesso. E questo ben inteso, non per avvantaggiare l’Inter, il Milan o la Juventus, tutto il contrario. Perché agli occhi della Lega e della Federazione l’interesse per chi vince il torneo deve essere il medesimo per la lotta alla salvezza. Garantire la regolarità di una qualsiasi competizione sportiva  non è semplice ma l’impressione che ho io è che in Italia non si faccia proprio nulla in questa direzione. Dopo il fallimento di Gioco Calcio e la conseguente formazione di un monopolio da parte di Sky un segnale forte sarebbe il caso che gli organi competenti lo dessero, ma non sperateci troppo. Ritornando più propriamente al nostro argomento odierno, le prove televisive visionate da noi giocatori della Thermos, messeci a disposizione dell’ ottimo Viganò, ci hanno consentito di notare quei particolari che debbono essere maggiormente curati da parte dei protagonisti. La prima cosa che salta all’occhio rivedendo la partita è l’assenza della maglia numero dieci e del suo modello Pavanello, fuori per via della forte contusione rimediata la settimana scorsa. La Thermos schiera al suo posto Primavera con in attacco fa coppia con Allievi, mentre in difesa, oltre al solito Clerici, vi sono Pasqualini e Di Bella. E proprio da quest’ ultimo partirei con il mio giro di critiche. Dal video emerge come Cristian accetti volentieri di temporeggiare di fronte all’ avversario, anziché attaccarlo prontamente e non permettergli la minima mossa. E’ vero che a volte questo disegno fosse troppo audace, tuttavia una maggior cattiveria nell’ uno contro uno avrebbe potuto sbrogliare situazioni che poi si sono mostrate per quello che erano: pericolose. Anche Allievi a mio dire si è applicato meno di quanto potesse. La classe è lì da vedere, ma se con l’abituale tiro da fuori le cose non vanno forse sarebbe opportuno trovare altre soluzioni. Non è che fosse distratto e poco impegnato, ma a volte da l’impressione di arrendersi alla prima difficoltà e questo non è bene. Tutto il contrario Daniele, che è come se si caricasse quando le cose vanno male. Mai domo, mai contento, getta sul terreno di gioco , tutto quanto il suo corpo può dare. Semplicemente stoico, è con la sua grinta che guida la squadra a trar fuori il meglio nel quarto d’ora finale degno di un film western con John Primavera Wayne nei panni dello sceriffo eroe. Il filmato in questione ha pure reso possibile una piccola hit-Parade dell’orrore, di come la Gialappa’s proponeva domenicalmente. Ecco la mia personale classifica:  3. Controllo sgusciante di Galimberti sulla linea laterale che di fatti scivola a terra; 2. Piroetta volante di Marangoni nel tentativo di domare una palle, non so se con piedi, petto o testa; 1. Dulcis in fundo, mani insaponate per il Vier che subisce una rete imbarazzante da circa metà campo. A conclusione di questa analisi vorrei soffermarmi ancora sui valori dei singoli. Rivedendo il nastro non posso non dire che la partita in questione andava condotta in tutt’altra maniera, ma che tuttavia vi sono due, pur deboli alibi. Il primo riguarda l’assenza del già citato Pavanello, la cui sola presenza infonde coraggio e fiducia a tutti i compagni, ma che sa dare anche ordine tattico. La seconda invece è incentrata su Galimberti. Ormai è una certezza, da solo può fare tranquillamente reparto difensivo e ha tenuto a galla una squadra che sulla carta non aveva la minima possibilità d’impensierire la Thermos. A detta di chi vi scrive , nessun altro uomo in giallo-nero, al suo posto, avrebbe fatto di meglio. Ultima nota di colore, il taglio inaspettato di capelli da parte dell’ex rasta Santi.

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